Le prestazioni riabilitative comprendono "l'insieme di interventi
senza i quali individui in compromesse condizioni di salute e comunque
con disabilità di vario grado rischierebbero un tardivo ed incompleto
recupero funzionale se non la perdita irreversibile delle funzioni compromesse".
La riabilitazione assume quindi un
ruolo non soltanto terapeutico, ma anche preventivo volto ad evitare o
almeno limitare l'ulteriore aggravamento del processo morboso o la disabilità
permanente.
Per restituire agli anziani disabili
un certo grado di autosufficienza si rendono necessarie strategie diversificate,
mirate ad obiettivi limitati ma ugualmente efficaci nel migliorare, talvolta
in maniera determinante, la qualità di vita in soggetti altrimenti
alla dipendenza totale.
In questo ambito si colloca la figura del Terapista della Riabilitazione
che, sulla base delle indicazioni mediche,
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effettua non soltanto interventi di
riabilitazione fisiochinesiterapica di tipo attivo e passivo (fisioterapia
ortopedica, neuromotoria, respiratoria e vescicale), ma anche di rieducazione
neuromotoria, chinesiterapia muscolo-articolare, massoterapia, musicoterapia
e terapie occupazionali.
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